ESSERE NEI MOTORI

OTTIMIZZAZIONE SEO PER IL SITO WEB




29 gennaio 2020

Ottimizzazione SEO per il sito web
Come costruire il "SEO sito", cioè come lavorare sull'ottimizzazione SEO per il sito web, per essere indicizzati col proprio sito internet nei motori di ricerca: questo post parla di questo.
Non si può, oggi, progettare un sito web e i suoi contenuti senza tenere conto della SEO (search engine optimisation), che è l'ottimizzazione del sito per i motori di ricerca, cioè tutto quel lavoro che serve per fare in modo che il sito sia posizionato negli elenchi di Google in modo ottimale e che sia quindi trovato dalle persone.

Gli aspetti su cui lavorare sono parecchi e lo scopo non è di piacere a Google ma di piacere alle persone, che però senza Google non ti troverebbero.
Google deve capire di cosa ti occupi, deve valutare i tuoi contenuti come di qualità, considerare il tuo sito utile e testare se è funzionante e veloce, posizionare le tue pagine web nelle prime pagine dei suoi risultati di ricerca quando qualcuno cerca qualcosa di attinente a quello che fai.

I fattori di posizionamento dell'algoritmo di Google sono segreti, ma chi si occupa di SEO, tramite test e esperienza, riesce a intuire quali sono gli aspetti più importanti su cui lavorare nella costruzione del sito.
La strategia di Google è andata, nel corso degli anni, sempre più verso la ricerca della qualità dei contenuti, perché vuole che i suoi utenti siano soddisfatti.

Ne parlavo nel post Cosa è la SEO e come funziona dove spiegavo anche come si costruisce un sito web in ottica SEO, un "SEO sito".
Ma era solo un'introduzione, a grandi linee. Perché il lavoro è complesso.

Oltre al lavoro di analisi e progettazione della struttura che si fa prima e al lavoro di link building che si fa dopo ci sono 4 aspetti importanti che riguardano prettamente il web design e la UX e che non si possono trascurare neppure per la SEO: velocità, visibilità mobile, ottimizzazione del codice, semplificazione.

Tutti i passaggi di un lavoro di SEO sono più o meno questi:

  • fare uno studio approfondito sulle parole chiave,

  • costruire la struttura del sito, cioè l'alberatura, tenendo conto della SEO,

  • scrivere i testi e il codice delle pagine con attenzione alla SEO,

  • ottimizzare le immagini per la SEO,

  • occuparsi dello snippet, cioè dei metatag, come indicato nel post Ottimizzare lo snippet del sito,

  • occuparsi dei file sul server che servono a dare istruzioni ai motori di ricerca (sitemap.xml, robots.txt, .htaccess),

  • costruire una rete di link che porti traffico al sito e che porti Google a considerare il sito autorevole.

Nella realizzazione del sito, nella costruzione dei contenuti, in quello spazio dove si incrociano UX writing, content design e web design, ecco gli aspetti da non dimenticare.

VELOCITÀ DI APERTURA DELLE PAGINE

Per Google è sempre più importante che il sito sia leggero e carichi velocemente. Soprattutto su mobile. Questo aspetto è importante non solo per Google ma anche per le persone (che non aspettano volentieri). Ma è comunque uno dei fattori principali di SEO.
Come fare perché il sito si apra velocemente?

  • Evitare script inutili che rallentano il caricamento
    Non è più tempo di script complessi che creano effetti di movimento, non è più tempo di codice ridondante (che soprattutto alcune piattaforme e programmi tendono ad inserire in quantità).
    Vanno evitati anche i troppi collegamenti a script esterni, siano css o js. Questi link a file esterni, spesso inutili, sono sempre molti quando si tratta di siti fatti con piattaforme come WordPress o altri programmi che fanno cose in automatico, purtroppo, e questo rallenta il caricamento. Se il sito è costruito su misura il problema non c'è.

  • Ottimizzare i fogli di stile
    I fogli di stile (CSS) si occupano di fornire le istruzioni sullo stile dei contenuti e anche questo, come l'HTML, è codice che è sempre meglio scrivere personalmente, per fare in modo che non ci siano ridondanze inutili.
    I miei fogli di stile sono uno solo per ogni sito e li scrivo io a mano, col blocco note. Contengono solo quello che davvero serve.

  • Evitare immagini pesanti
    Grande attenzione va dedicata all'ottimizzazione delle immagini prima di caricarle sul server (o prima di caricarle nel gestionale). Va utilizzato un programma di gestione immagini per ridurle alle dimensioni esatte che servono (che dipendono dal tipo di impaginazione) e poi, con tool appositi, ci si può occupare di ridurre le dimensioni del file mantenendo la qualità dell'immagine e le proporzioni, cercando il giusto compromesso.
    Spesso nei blog vedo immagini con un peso enorme, che poi ovviamente il sistema adatta in automatico alle dimensioni richieste dal template, ma mantenendo comunque la pesantezza del file originale, e questo appesantisce e rallenta molto il caricamento del sito. Ho parlato delle immagini nel post Le immagini per il sito web dove ci sono anche indicazioni su come ottimizzarle.

VISIBILITÀ SU SMARTPHONE

Ormai tutti (o quasi) abbiamo capito che bisogna avere un sito responsive, cioè costruito in modo che si adatti ad ogni dispositivo usato, perché tantissime persone si collegano a internet da smartphone.

Negli ultimi anni Google ha scelto di leggere i siti nella loro versione mobile e quindi, come si vedono i siti su mobile, è diventato un fattore principale di indicizzazione.

Il problema è che la maggior parte dei siti, essendo costruiti con dei CMS come WordPress, usano dei template che gestiscono il responsive in automatico senza tener conto dei reali contenuti, con risultati davvero poco utili sia per la SEO che per la UX.
Quando si usa WordPress spesso i file relativi al responsive sono poco accessibili e soprattutto non sono facilmente modificabili da persone non competenti. Io stessa ho davvero faticato per trovare sul server e andare a modificare i file relativi al responsive del mio blog.

Ognuna delle diverse varianti di impaginazione, che sono sempre almeno tre, deve funzionare bene e il sito deve sfruttare al meglio lo spazio su tutti i dispositivi, in modo personalizzato in base ai contenuti.
Per fare questo il responsive va realizzato su misura, scrivendo il codice.

Cosa fare perché il sito si veda bene su telefono (ma non solo)?

  • I caratteri devono essere grandi abbastanza, almeno 14 px, e i pulsanti ben distanziati per il touch screen.

  • La navigazione deve essere semplice, il primo livello del menù deve avere poche voci e non ci devono essere contenuti nascosti.

  • Ovviamente i siti non devono avere contenuti flash, la tecnologia che si usava fino a 7/8 anni fa per creare animazioni e addirittura interi siti, ma i cui contenuti Google non legge e che è caduta in disuso soprattutto dopo l'avvento del mobile perché non supportata.

  • Meglio non esagerare col javascript, linguaggio utilizzato spesso per gallerie immagini ed effetti grafici, e con gli script in generale. Pur essendo, javascript, un linguaggio supportato anche da mobile sono sempre da evitare script ridondanti.

  • Meglio evitare i contenuti nascosti che purtroppo invece, proprio per la mancanza di spazio, sono usatissimi. Le principali voci del menù devono essere ben visibili, e poche. Google deve trovare facilmente tutto quello che è importante. E anche le persone.

 

Tu quanti siti vedi da telefono che rispettano queste regole? Io pochissimi. Praticamente, oltre a quelli che ho fatto io, quasi nessuno. Prima di tutto c'è sempre l'amburger (le tre righe per aprire il menù), poi ci sono sempre popup, spesso il testo è piccolo, ecc... C'è molto lavoro da fare.

OTTIMIZZAZIONE DI IMMAGINI, TESTO, LINK

Le immagini vanno ottimizzate non solo per quanto riguarda il loro peso per la velocità di caricamento del sito, come si diceva sopra.
Vanno anche scritti i tag delle immagini, dei link, dei titoli nel modo giusto (sempre lavorando sul codice).
In particolare:

  • La url dell'immagine, cioè il nome del file, deve contenere le parole chiave di descrizione dell'immagine, per esempio seo-per-il-sito-web.jpg, o seo-sito-web.jpg, non sigle, numeri, nomi messi in automatico.

  • Ci deve essere l'attributo alt con la descrizione dell'immagine.

  • Ci deve essere, sia nelle immagini che nei link, l'attributo title, che indica l'argomento.

  • Il testo linkato, detto anchor text, deve corrispondere all'argomento del link con la parola chiave, non deve essere un link del tipo clicca qui, col link sul qui, ma indicare a Google e alle persone dove porta quel link.

  • Va utilizzata nel modo giusto la gerarchia dei titoli, cioè gli h1, h2, ecc... che non è solo indicazione grafica ma di importanza e suddivisione dei contenuti in argomenti specifici.

  • Va utilizzata la formattazione del testo (liste, grassetto, titoli, colori) per una migliore lettura e per far capire a Google l'importanza di alcuni concetti.

ELIMINAZIONE DI TUTTO QUELLO CHE NON SERVE

Il lavoro di web design consiste più nel togliere che nell'aggiungere.
Scegliere i contenuti fondamentali, organizzarli in modo chiaro, ripulire, semplificare, guidare.

Evitare tutto quello che è ridondante, non utile: immagini, video, widget, animazioni, slideshow, plugin, pop-up. La semplicità è fondamentale.

Purtroppo (o per fortuna) di strada da fare ce n'è ancora molta, basta pensare alle popup che ci ritroviamo ogni giorno ad ostacolo della navigazione, o alle numerose gallerie che ancora animano i siti.
Spesso, in piattaforme come WordPress, per fare cose che richiederebbero, a chi le sa scrivere, poche righe di codice, si utilizzano dei plugin che appesantiscono molto.
Il futuro del web design è fatto di siti semplici, complessi da realizzare ma il cui risultato deve assolutamente essere chiaro e utile.
Dove competenze di SEO, UX WRITING, WEB DESIGN, CONTENT DESIGN si incrociano.
Questi sono i siti che voglio fare io.

Tu hai un sito? Risponde a questi requisiti di ottimizzazione SEO? E i siti che visiti di solito?
Questo articolo ti è stato utile? Se ti è stato utile condividilo e commentalo in Facebook o Linkedin.

[ Photo by Aaron Burden on Unsplash ]

 




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14 settembre 2020