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DIFFERENZA TRA VISIBILITÀ E REPUTAZIONE




4 ottobre 2021

Differenza tra visibilità e reputazione | Stella Pederzoli Blog
Quale è la differenza tra visibilità e reputazione online? E cosa ci serve di più per costruire una vita professionale di successo? Questo post parla di questo.
Se si parla di marketing, cioè di promuovere il proprio lavoro, vendere i propri prodotti, farsi conoscere dalle persone giuste, dai clienti giusti, ma anche avere i giusti ingaggi, le giuste collaborazioni adatte a noi, persone che ci paghino il giusto, che apprezzino quello che facciamo, online ma anche offline, insomma se si tratta di avere una vita professionale che ci soddisfi, cosa funziona di più, cosa è più importante?

Tutti e dico tutti gli esperti di marketing ti diranno che conta la reputazione.

Per crearsi una reputazione online ci vuole visibilità, ovviamente, anche non online, ma quello a cui si deve puntare è la reputazione!

Cosa significa?
Significa che le persone comprano da te, che tu venda prodotti o servizi, che tu sia un libero professionista o un'azienda, quando si fidano.
Ti conoscono, ti reputano affidabile, esperto, AUTOREVOLE, adatto a risolvere i loro problemi.

Tutto qui. Semplice e chiaro.

Vale non solo per chi cerca clienti e non solo per chi lavora in proprio, vale anche per chi cerca lavoro, collaborazioni, contatti importanti.
Una volta c'era il curriculum, e un colloquio. Adesso la prima cosa che chiunque fa, per capire se sei la persona adatta, è cercarti online.

Chiunque può vedere come ti comporti nella tua versione "ufficiale", se ce l'hai, cioè il tuo sito web, la tua comunicazione più o meno professionale nei canali social, un eventuale blog.
Può vedere di quali argomenti parli, come scrivi, se ti sai esprimere bene, conoscere le tue competenze specifiche, la tua esperienza, la tua storia, può raccogliere molte informazioni e capire quanta cura metti nei particolari, nella scelta delle parole e delle immagini, spesso può anche vederti e sentirti parlare in un video e capire ancora meglio come sei.

Ma poi, chiunque può avere facilmente accesso anche alla tua versione non ufficiale, perché quasi sempre nei social parliamo pubblicamente di molte cose rivelando il nostro carattere, cose che mai mostreremmo in un colloquio di lavoro o davanti a un possibile cliente. Sono lì, incancellabili, sotto gli occhi di tutti.
Una foto ridicola, le risposte maleducate che ci sono scappate in un momento di nervosismo, gli errori di battitura, la trascuratezza nel condividere contenuti senza citare, le incoerenze tra immagine professionale e immagine privata.

Per non parlare di quando riusciamo ad essere trascurati o poco empatici perfino nella nostra veste professionale! Magari abbiamo parlato di principi etici, visione, correttezza un attimo prima e poi alla prima domanda banale rispondiamo in modo beffardo dimostrando mancanza di carattere, di sicurezza, di coerenza.

Puoi parlare bene di te fin che vuoi nel "chi sono" del tuo sito, puoi costruirti un curriculum coi fiocchi per anni, puoi lavorare sodo e spendere soldi per la tua formazione, puoi ingaggiare i migliori professionisti cui affidarti per la tua comunicazione.
Ma se poi sui social o nel blog non rispondi a chi ti fa delle domande, rispondi in modo maleducato o altezzoso ai commenti, fai dei post impulsivi lamentandoti, parli male dei colleghi o della concorrenza, se mostri un tuo lato superficiale e fragile, usi un linguaggio aggressivo, stai dimostrando mancanza di empatia, pazienza, buona educazione, rispetto, stai mostrando che sei suscettibile, vanitoso, impulsivo, insicuro, forse pure un po' ignorante, pur avendo studiato tanto.

Chi sta cercando un professionista capace, affidabile, disponibile, preparato, col giusto carattere per un lavoro importante, a cui affidarsi, capirà che non vai bene, semplicemente, e passerà oltre.
Tutto questo senza che tu lo sappia.
Tutto questo mentre tu sei convinto che grazie alle tue battute i tuoi like sono cresciuti e quindi funziona, mentre in realtà quelle probabilmente sono persone che si son fatte una risata due secondi e se ne sono andate senza neppure capire chi sei.

Mentre eri concentrato sui numeri, guardando i like, i cuoricini, le statistiche d'accesso, magari con una sola frase impulsiva con leggerezza hai offeso una persona, che a sua volta parlerà male di te ad altre persone, e così via. Non solo, ma quel dialogo probabilmente l'hanno visto altre persone, che si sono fatte anche loro un'opinione di te negativa e anche loro la possono comunicare, diffondere.
In pratica ti stai facendo una cattiva reputazione.
In termini economici questo significa perdita di guadagno, perdita di opportunità, vendite che non decollano, clienti che non arrivano o che se ne vanno.

Un concetto fondamentale nel marketing è la selezione. Pochi lo capiscono.
Se hai molta visibilità, se vedi tanti like, tanti cuoricini, visite al sito, non è detto che questi numeri si tradurranno in vendite, in clienti giusti per te. Può essere che tu stia parlando alle persone sbagliate (sbagliate per te ovviamente), quelle che non capiranno quello che fai e non l'apprezzeranno, per esempio, o che non sono tuoi potenziali clienti per vari motivi.
Spesso si fa l'errore di assecondare e inseguire una tipologia di persone, o, peggio ancora, qualunque persona, a caso, solo per fare numeri. Niente di più sbagliato. Sarà spreco di tempo e soldi ( e uno spreco di tempo è sempre anche spreco di soldi o mancato guadagno).

Per arrivare alle persone giuste devi usare il linguaggio giusto (un linguaggio che loro comprendano), parlare dei temi che a quelle persone interessano, e avere costanza, coerenza, pazienza. Sono le persone che apprezzeranno, compreranno, parleranno bene di te ad altri che a loro volta compreranno.
Per crearti una ottima base di clienti e avere successo col tuo lavoro dovrai curare le relazioni, essere una persona disponibile, gentile, affidabile, competente, una persona che sono disposti a pagare volentieri.
Questa è la differenza tra visibilità e reputazione.

Se hai visibilità perché fai il pagliaccio nei social, è una visibilità che ti danneggia.

Per un libero professionista il marketing è legato a quello che si chiama personal branding, cioè la cura di quello che trasmetti di te, a tutti i livelli.
Se sei un libero professionista fai marketing ogni minuto, perché ogni minuto in cui qualcuno ti vede o ti sente o ti legge comunichi quello che sei.
Perché marketing è comunicazione. Verbale, ma non solo.
Comunicazione coi clienti, con gli estranei, coi collaboratori, coi colleghi, con chi è solo spettatore.
Non è fare trucchetti, non è prendere in giro la gente, non più, non funziona.

La tua reputazione, se dura nel tempo, aumenta e si diffonde, ti costruisce intorno una protezione fatta di stima, fiducia, giusto guadagno, sicurezza, ed è il miglior investimento, per il tuo business e per la tua vita, che tu possa fare.

E tu, ti sei ma posto questo problema? Cerchi la visibilità, guardi i numeri, ti poni il problema dell'autorevolezza, della fiducia, della reputazione online? Se questo post ti è stato utile condividilo e commentalo in Facebook o Linkedin.

[ Photo by Mahdi Soheili on Unsplash ]

 






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